Romance - Il forum dei Romanzi Rosa

Kathleen McGregor risponde alle domande!

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view post Posted on 21/5/2007, 08:17
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Eccoci alla nostra sorpresa! :02:

Kate mi ha contattata qualche tempo fa perchè tramite il link sulla mia pagina di MySpace ha visitato il forum e ha visto che stavamo facendo la lettura collettiva su 'L'Irlandese' e gentilmente mi ha detto che alla fine sarebbe stata disponibile a rispondere alle domande. :32:

La discussione la apro un po' in anticipo, così le domande cominciano ad accumularsi.
Vi chiedo solo di mettere in evidenza le domande (se per esempio fate un post con complimenti ecc) sottolineandole o colorandole; fate anche attenzione ai post precedenti al vostro così da non fare domande doppie :03:

Ovviamente potete fare domande anche sugli altri due libri della serie dei Corsari, o domande generali, vedete voi.

E infine devo assolutamente ringraziare Kate che è stata gentilissima e disponibile! :28:

Via alle domande!


 
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Gufetta73
view post Posted on 21/5/2007, 20:21




Domanda:
- Perchè hai scelto di dilungarti tanto sul personaggio di Luiz Gonzales?

La cosa che mi ha lasciato interdetta è che abbia deciso di buttare alle ortiche la sua nuova identità, il suo matrimonio e il benessere che ne deriva per smascherare Juan/Gavin;
anche perchè non credo neanche per un'istante che dopo essersi rivelato alla corte spagnole con il suo vero nome, poi i parenti del defunto marito di Eleonora (che erano portoghesi, e quindi non sottomessi alla volontà della Spagna) poi non gli abbiano tolto tutto e magari fatto anche del male alla moglie. :49:

In ogni caso a parte questo particolare è stata una bellissima lettura, Complimenti! :02:

Edited by Gufetta73 - 21/5/2007, 21:41
 
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view post Posted on 22/5/2007, 11:17

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Ciao Kate!!!! :35:

Durante questa lettura collettiva ho notato che molte di noi hanno avuto una piccola difficoltà ad entrare nella lettura all'inizio del libro, perchè nn si capiva bene la storia di Juan, c'erano dei punti interrogativi che non permettevano di gustare a pieno l'inizio.

Volevo sapere se questo problema l'hai riscontarto anche in altri lettori e se tu stessa, alla fine della scrittura del libro, hai avuto il dubbio che ci sarebbero potuti essere dei pareri di questo tipo sull'inizio del libro.

Poi naturalmente ti faccio i miei complimenti :36: perchè io ad un certo punto nn sono più riuscita a staccarmene: molto bello, coinvolgente e scorrevole.

Edited by *Stephy* - 23/5/2007, 07:45
 
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Vally'84
view post Posted on 22/5/2007, 20:23




Ciao Kate!Wow che bello... è la prima volta che posso comunicare direttamente con un'autrice di cui ho letto qualcosa!!! :30: :31: :32: Che emozione!! :04: Innanzitutto comincio col farti moltissimi complimenti, il libro mi ha appassionata dall'inizio alla fine (tant'è vero che ho "barato" alla lettura collettiva e l'ho finito quasi subito!!! :11: ), i personaggi a mio avviso sono molto vari, ben descritti e ben delineati, nonchè moooolto affascinanti (soprattutto Juan/Gavin naturalmente!! :wub: )!!
La mia domanda è un po' più "pratica": visto che mi è piaciuto moltissimo questo libro, leggerei volentieri anche gli altri due della saga Corsari (anche per approfondire maggiormente la storia e i personaggi, perchè mi pare di capire che alcuni compaiono già negli altri 2, come Corinna per esempio, giusto?), però il problema è che, almeno per quanto riguarda le mie ricerche, sono praticamente introvabili in Italia!! E' per caso prevista una ristampa o qualcosa del genere, o comunque c'è un altro modo per risolvere questo problema? Grazie mille in anticipo...
Vally :19:
 
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Lamia66
view post Posted on 22/5/2007, 22:42




Ciao Kate...mi unisco al gruppo anche io e per comiciniare quoto subito Vally...dacci una speranza di poter leggere i libri precenti della saga...a noi che ce li siamo persi!!...ti prego!! :09:
Poi i complimenti per la storia,anche se all'inzio anch'io ho fatto un po' fatica ad orientarmi con le situazioni ed i personaggi(...ma forse lo avevi previsto come lettura nell'ambito della trilogia completa...?)...poi ti giuro che l'ho divorato...il finale in un crescendo di tensione ed emozioni...proprio bello! :36:
La mia domanda finale è...ci sarà un seguito...? :32:

Complimenti ancora kate e grazie per la tua disponibilità :15:
 
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view post Posted on 22/5/2007, 23:47
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Ciao Kate, per prima cosa ti faccio i miei complimenti, è proprio un bel romanzo, appassionante fin dall'inizio, anche se abbiamo avuto l'handicap di non aver letto i due precedenti :37: . Per dire la verità io li avevo anche visti, a suo tempo, ma le storie piratesche che avevo letto fino ad allora non mi erano piaciute e così non li ho acquistati... :47:
Quello che mi piacerebbe sapere da te è: come mai hai scelto di ambientarli nelle colonie spagnole e nel mondo della corsa? :48:
Mi affascina la genesi di un romanzo, il perché e il percome :23:
Grazie
 
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view post Posted on 23/5/2007, 09:10
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Faccio anche io le mie domande :05:

Allora prima di tutto visto che sono curiosissima - come Lucy-one- circa la stesura e la creazione di un romanzo, vorrei sapere:

- Come ti documenti una volta che hai stabilito l'argomento e i personaggi?
Durante la lettura (soprattutto verso la fine) sono rimasta stordita dalla quantità di termini sulla struttura di una nave!!
- Quanto tempo impieghi a scrivere un romanzo?
- Ho letto sul tuo sito dei vari progetti che sono in lavorazione o meno. A cosa stai lavorando ora?


Sicuramente mi verranno altre domande generali :04: pero' ora passo alle domande su L'irlandese.

- Perchè Corinna ogni tanto viene chiamata Kate? E' stato spiegato nei libri precedenti?
- Come mai Luiz la passa liscia? Se la passa liscia? Dopo essersi messo così in vista dal re, non pensava che avrebbe potuto essere smascherato? (io sicuramente l'ho sperato :12: )
- De Chaville non mi ha fatto una grande impressione, ma sono sicura che sotto sotto c'è molto di piu', lo incontreremo di nuovo?
- Come sono morti Quintano e il padre di Alma?


Ok la smetto se no vado avanti all'infinito! :04:
 
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Kate McGregor
view post Posted on 23/5/2007, 11:04




Innanzitutto un saluto a tutte, e un ringraziamento di cuore ai complimenti che ho letto e che devo confessare mi rendono molto felice.

Una persona una volta mi disse: un romanzo scritto bene, contiene tutte le risposte alle domande che solleva. Alcune sono espresse chiaramente, altre sono nascoste, ma ci sono.
Beh... il mio obiettivo è, un giorno, riuscire a scrivere un romanzo del genere.

Per il momento :03: cercherò di rispondere a tutte le vostre domande e perlplessità su L'Irlandese e sugli altri libri della saga, dunque non trattenetevi :09:
Iniziamo per ordine:


Gufetta73

CITAZIONE
Domanda:
- Perchè hai scelto di dilungarti tanto sul personaggio di Luiz Gonzales?

Dunque Gufetta,
c'è una premessa doverosa da fare in merito a questo personaggio.
E' uno dei personaggi storici della saga, ovvero compare già nel primo libro, come subalterno di Don Alfonso Corraya e carceriere sia di Corinna che di Gavin. (ora mi rendo conto che molte di voi, se non tutte, non hanno letto i libri precedenti, cercherò comunque di essere esaustiva).
Luiz, pur essendo un personaggio di contorno, possiede una sua individualità molto marcata, sebbene di poco carattere.
Era sicuramente l'unica figura che potesse assumere le vesti della nemesi di Juan, poichè era scaltro, era abbietto ed era debole, il che faceva di lui lo scagnozzo perfetto e privo di scrupoli (o meglio con scrupoli che non aveva il coraggio di esprimere).

Ne L'Irlandese, Luiz ha un ruolo fondamentale: quello diciamo espresso e personale, di salvarsi dalla condanna a morte perpetrata da Juan su tutti gli altri che conoscevano il suo segreto, e di vendicarsi (degli anni passati a fuggire, ma non solo, anche di quella che ha considerato un'ingiustizia fin dall'inizio: ovvero che un Irlandese, un nemico, potesse aver ereditato ciò che avrebbe dovuto invece essere di uno spagnolo); e quello, chiamiamolo astratto e di contenuto, che è infine quello che conta nella narrazione, di mettere una fine drastica alla vita fittizia di Juan perchè possa tornare a quella vera.
Un personaggio del genere, anche se secondario, ha bisogno di solidità per essere credibile, diversamente, sarebbe stato solo una figura indefinita sullo sfondo, che non avrebbe dato profondità alle sue azioni, e alla conseguenza di queste azioni.


In merito alla seconda domanda :

CITAZIONE
La cosa che mi ha lasciato interdetta è che abbia deciso di buttare alle ortiche la sua nuova identità, il suo matrimonio e il benessere che ne deriva per smascherare Juan/Gavin;

... mi sono fermata un istante e mi sono chiesta: Kate? Hai fatto un simile errore? Ho dovuto andare a rileggermi tutta la parte...
Juan non butta via niente, Gufetta. :03:

So che nella foga della lettura si fa spesso un errore molto semplice, si identificano le informazioni che la voce narrante dà al lettore, con quelle che i personaggi si scambiano vicendevolmente.
Ora, ti invito a rileggere la parte... Luiz, non rivela mai la sua doppia identità.
E' Juan, a pensarlo, e io a dirlo come narratrice.
E la sola volta in cui Juan accenna alla cosa dice semplicemente:

CITAZIONE
- e quali prove intendete portare al re... oltre alla testimonianza di un cane di strada? - ... - La parola di un comune delinquente, non importa che nome vi abbia dato, non mi spaventa. Mandatemi pure in Spagna. Tra sei mesi sarò di ritorno con l'ordine del re di destituirvi. -

Ma oltre a considerare seriamente tali parole, non è possibile che Guzman sia disposto a indagare su di esse, dal momento che ha nelle mani una lettera del re (dubitarne significherebbe alto tradimento). Inoltre, la posizione di Juan è sempre stata precaria, nessuno si è mai fatto veramente una ragione delle sue incredibili imprese sul mare, è sempre stato circondato dal sospetto (vedi anche durante il piccolo ricevimento dato per presentare Alma alla nobiltà di Portobello), e la sua parola, la parola di un traditore, non potrà mai in questo contesto venire presa per buona, contro quella di un nobile portoghese, figuriamoci quella del re.

Devo aggiungere che forse, nelle parti che ho dovuto tagliare e in tutti gli accorciamenti che ho dovuto fare, forse ho soppresso anche qualche particolare importante per rendere più evidente questa cosa. Purtroppo, la questione dello spazio cozza irrimediabilmente con tutto quello che ci sarebbe da scrivere!

 
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Kate McGregor
view post Posted on 23/5/2007, 11:44




*Stephy*
CITAZIONE
Durante questa lettura collettiva ho notato che molte di noi hanno avuto una piccola difficoltà ad entrare nella lettura all'inizio del libro, perchè nn si capiva bene la storia di Juan, c'erano dei punti interrogativi che non permettevano di gustare a pieno l'inizio.
Volevo sapere se questo problema l'hai riscontarto anche in altri lettori e se tu stessa, alla fine della scrittura del libro, hai avuto il dubbio che ci sarebbero potuti essere dei pareri di questo tipo sull'inizio del libro.

Si, certo, Stephy.
Sapevo che non sarebbe stato facile dare al lettore tutte le informazioni necessarie a comprendere la vita di Juan; la scelta della trama è stata in parte obbligata (tolta l'alternativa che aborrivo di scrivere una prefazione di riassunto delle puntate precedenti :14: ).
Ho optato per dare al lettore poche informazioni iniziali, lasciando che fosse la trama a svelare man mano i precedenti, augurandomi che lo scoglio iniziale non facesse desistere e invece solleticasse la curiosità.

Purtroppo, quando si scrivono storie profondamente legate a storie precedenti, è sempre difficile pensare sia a coloro che le hanno lette (e che quindi potrebbero trovare le parti che le ricordano noiose) sia a coloro che ne sono all'oscuro (e che hanno bisogno di più informazioni per comprenderle). E' un continuo su e giù della bilancia, cercando di non far mai pendere un braccio più di un altro e di compensare entrambi.
In questo caso era ancora più complesso, perchè L'Irlandese in realtà conclude non una ma due storie precedenti: quella di Gavin (rimasta in sospeso alla fine di "Corinna") e quella di Alma (lasciata alla fine di "Cuore Pirata")

Questo libro andava scritto, era imperativo chiudere il "cerchio" iniziato con Corinna, ed era di gran lunga il più complicato. Ho cercato di farlo nel modo migliore, e mi auguro di esserci, se non totalmente, almeno in parte riuscita.

Vally'84

CITAZIONE
La mia domanda è un po' più "pratica": visto che mi è piaciuto moltissimo questo libro, leggerei volentieri anche gli altri due della saga Corsari (anche per approfondire maggiormente la storia e i personaggi, perchè mi pare di capire che alcuni compaiono già negli altri 2, come Corinna per esempio, giusto?), però il problema è che, almeno per quanto riguarda le mie ricerche, sono praticamente introvabili in Italia!! E' per caso prevista una ristampa o qualcosa del genere, o comunque c'è un altro modo per risolvere questo problema?

Questo è un bel problema :27:
Sì, Stephy, tutti i personaggi hanno un solido e forte background nei romanzi precedenti. Corinna e Dorian sono prot principali di "Corinna" (insieme a Gavin, Walter, e John), Alma appare in "Cuore Pirata", i cui prot principali sono Walter e Brandy (insieme a Quintano, De Castillo - padre di lei - , Dorian, Corinna e... si anche lui! De Chaville)
"Corinna" e "Cuore Pirata" sono esauriti ormai da anni, io stessa non ho che una copia del primo e un paio del secondo :37:
Per il momento non è prevista alcuna ristampa (stiamo aspettando ancora i risultati di vendita de L'Irlandese... e direi che fino a che non ci sono quelli sarà difficile prevederlo), ma non posso negare che questo sia il mio obiettivo.

Per l'immediato... mah, lasciatemici pensare ok? :09:
 
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Kate McGregor
view post Posted on 23/5/2007, 12:12




Lamia66

CITAZIONE
La mia domanda finale è...ci sarà un seguito...?

Passo subito all'ultima domanda, Lamia :02: poichè credo di aver risposto alle altre nel mio intervento precedente.

Dunque... ci sarà un seguito? :12:
Indubbiamente sì...
Per tornare al terzetto di corsari originale, John ha già nel cassetto la sua storia, temporalmente precedente sia a L'Irlandese che a Cuore Pirata, ma non andrà a interagire con quelle degli altri personaggi.
Alla fine de L'Irlandese lo avete visto accasato e con figli al seguito, in realtà ho saltato di sana pianta la sua storia, per dedicarmi ai libri collegati, rimandandola dopo la conclusione della trilogia.

e poi... beh e poi, con tutti quegli O'Rourke che stanno crescendo :05:
 
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lalletta75
view post Posted on 23/5/2007, 12:29




Eccomi :09:
Ho finito ieri L'Irlandese ... nel complesso non posso dire che non mi sia piaciuto.
Adoro lo stile di Kate, la sua capacità di trascinarti nella "mente" dei personaggi.

Io, al contrario di molte di voi, ho avuto, molto tempo fà, la fortuna di leggere Corinna ... quindi molti passaggi li ho trovati immensamente interessanti ... anzi mi sono emozionata nel rileggere i nomi di Dorian e di Corinna. :31:

E qui veniamo al dunque.
Io ho apprezzato molto sia "Corinna" che "L'rlandese" però devo ammettere che mi hanno anche lasciato a "bocca asciutta". Nel senso ... in tutti e due libri molte vicende potrebbero essere state specificate molto meglio ed ho notato in alcuni punti, molto importanti, una certa "fretta" nel completare il libro.

Riporto un esempio sull'Irlandese, così che tutte possano seguirmi.
Alla fine, il "quasi" perdono di Corinna nei confronti di Gavin è SOLO accennato. :23:
Per me, che ho letto anche Corinna, è stata una mancanza imperdonabile che ha fatto scendere di molto il mio gradimento al libro. :26:
Anche la figura di Luiz, in certi punti ha creato confusione ... soprattutto all'inizio. Secondo me il personaggio sarebbe dovuto essere introdotto in altro modo ... sinceramnte (e ripeto avendo letto Corinna) non mi importava e non mi ha entusiasmato la storia con Eleonora. Capisco che l'hai dovuta creare per far sì che lui alla fine si potesse vendicare e liberare di Gavin. Diciamo che avrei apprezzato di più una certa coerenza nel personaggio. Ho trovato "fuori luogo" che una donna come Eleonora abbia trovato affascinante un uomo "rozzo" come lui. :27:

Voglio specificare, che le mie critiche sono dovute ad un estrema stima di Kate come autrice, ma che, proprio perchè il libri mi sono piaciuti molto, avrei apprezzato una maggiore precisione nei racconti.

Non comprendo ... ed ecco la mia domanda ... se il problema sono le case editrici. Cioè ... perchè non fare una saga, magari anche di 7/8 libri, dove il lettore possa perdersi in una altro mondo, dove possa trovare e godere "pienamente" delle risposte che cerca? E' perchè vi impongono dei limiti? E' per mancanza di coraggio dell'autore (nel senso la paura di annoiare!)?.
Quello che non accetto, è che da storie complesse ed intrecciate, che potrebbero essere "capolavori", ci si ritrova a leggere tre libri che alla fine possano essere paragonati a molti altri. :21:

Spero Kate che comprenda che ciò che scrivo alla fine è un complimento alla tua saga ... e che mi ha rapita totalmente e mi dispiace non aver potuto godere a pieno di tutte le sfaccettature di cui è composta. :03:
 
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Kate McGregor
view post Posted on 23/5/2007, 13:14




Mi perdonerete se salto subito alla risposta di lalletta75
ma a volte le critiche (è umano) pungono :13: un po' di più ...
dunque vediamo :

CITAZIONE
Io ho apprezzato molto sia "Corinna" che "L'rlandese" però devo ammettere che mi hanno anche lasciato a "bocca asciutta". Nel senso ... in tutti e due libri molte vicende potrebbero essere state specificate molto meglio ed ho notato in alcuni punti, molto importanti, una certa "fretta" nel completare il libro.

Quasi nessuno è a conoscenza del fatto che "Corinna", nella versione originale era quasi 800 pagine. Di fatto, chi si può permettere di pubblicare un libro di una lunghezza simile è Diana Gabaldon, e poche altre, negli States, in Italia figuriamoci, neanche a parlarne. Lo standard massimo è di 350 pagine (e non dimentichiamo che L'Irlandese ha sforato spudoratamente grazie alla comprensione dell'editor della Harlequin, che ha fatto di tutto per riuscire a non farmelo tagliare oltre - tipo carattere minuscolo, accorpazione dei capitoli ecc)
Ora, sfido chiunque, a prendere in mano un romanzo completo di 800 pagine, e tagliarne il 40%, senza rischiare la "fretta".
Dopo questa esperienza, che potrete capire, non è stata facile né materialmente né psicologicamente parlando, il mio incubo, è scrivere in "poco spazio", scrivendo comunque un romanzo pieno che risponda all'idea che di esso ho dentro la mia testa.
Era improponibile pensare di fare due romanzi di Corinna, così come era improponibile dividere la storia di Juan. Sono sempre della convinzione che un romanzo debba iniziare e finire, o se non altro, la vicenda principale.

CITAZIONE
Riporto un esempio sull'Irlandese, così che tutte possano seguirmi.
Alla fine, il "quasi" perdono di Corinna nei confronti di Gavin è SOLO accennato.
Per me, che ho letto anche Corinna, è stata una mancanza imperdonabile che ha fatto scendere di molto il mio gradimento al libro.

Entrando nello specifico, ho dato maggior rilievo alla storia di Juan e Alma, perchè pensavo che lo meritasse, e che meritasse la maggior parte del libro, poichè la crescita del sentimento, non è qualcosa che può avvenire in un batter di ciglia, oltretutto, Alma aveva perduto l'uomo che amava...

Corinna, proprio perchè è Corinna, non poteva perdonare così, come niente.
In realtà questa è una critica che mi aspettavo da chi non aveva letto il suo libro, non da chi, come te, dice di averlo letto e apprezzato.
Le emozioni e i sentimenti umani, non sono mai logici. Sono il risultato di ciò che apprendiamo e che viviamo. Se rammenti, Corinna ha un carattere forte e duro, passionale e generoso ma solo con chi ama, spietato con chi considera suo nemico. Gavin incarna quel nemico.

Certo, mi sarebbe molto piaciuto fermarmi su di lei, e su Gavin.
Mi sarebbe piaciuto soffermarmi anche su Alma e Walter... ma era impossibile, proprio per le ragioni sudette. (considera che nonostante questo, L'Irlandese è stato tagliato del 25% rispetto alla stesura originale).
Ho preferito quindi, sacrificare queste parti, a favore della storia principale di Alma e Gavin.


CITAZIONE
Anche la figura di Luiz, in certi punti ha creato confusione ... soprattutto all'inizio. Secondo me il personaggio sarebbe dovuto essere introdotto in altro modo ... sinceramnte (e ripeto avendo letto Corinna) non mi importava e non mi ha entusiasmato la storia con Eleonora.
Capisco che l'hai dovuta creare per far sì che lui alla fine si potesse vendicare e liberare di Gavin. Diciamo che avrei apprezzato di più una certa coerenza nel personaggio. Ho trovato "fuori luogo" che una donna come Eleonora abbia trovato affascinante un uomo "rozzo" come lui.

Qui non posso che dire de gustibus...


CITAZIONE
Non comprendo ... ed ecco la mia domanda ... se il problema sono le case editrici. Cioè ... perchè non fare una saga, magari anche di 7/8 libri, dove il lettore possa perdersi in una altro mondo, dove possa trovare e godere "pienamente" delle risposte che cerca? E' perchè vi impongono dei limiti? E' per mancanza di coraggio dell'autore (nel senso la paura di annoiare!)?.

personalmente parlando... una saga di 7/8 libri, dove le storie dei rispettivi personaggi si trascinano, non è nei miei gusti. Inoltre, quando un libro nasce come un'unica entità, cercare di dividerlo o di adattarlo a favore di maggior precisione (come la chiami tu) spesso può essere la sua morte.
Leggere qualcosa che mi dà subito tutte le risposte che cerco, mi toglie il piacere della scoperta, e di andare avanti con la lettura.
Queste ovviamente sono preferenze di lettrice, che immancabilmente si ripercuotono su di me come scrittrice.

CITAZIONE
Spero Kate che comprenda che ciò che scrivo alla fine è un complimento alla tua saga ... e che mi ha rapita totalmente e mi dispiace non aver potuto godere a pieno di tutte le sfaccettature di cui è composta.

Cercherò di fare meglio la prossima volta... a casa editrice piacendo. :04:
 
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Kate McGregor
view post Posted on 23/5/2007, 13:36




lucy-one

CITAZIONE
come mai hai scelto di ambientarli nelle colonie spagnole e nel mondo della corsa?

I motivi sono due, e ben presto detti:

uno, adoro quel periodo. Sono appassionata di tutto quel che riguarda la vita di corsa, la fratellanza e le imprese della filibusta. Henry Morgan è uno dei personaggi storici di maggior rilievo nelle colonie della seconda metà del seicento, e non poteva non apparire nel mio romanzo (se mai ne avessi scritto uno)

due, non trovavo mai romance ad ambientazione piratesca che fossero abbastanza realistici per i miei gusti. La vita di corsa non era una cosa così romantica come molte autrici ce la descrivono, era violenta, spietata, cruda, sfrenata. I pirati e i corsari non erano gentiluomini, erano assassini privi di scrupoli, uomini che combattevano per il piacere di farlo, che torturavano e uccidevano...

Vi riporto a questo punto una riflessione che ho scritto sul mio blog:
CITAZIONE
Realtà storica e Romance

La cosa più difficile, quando ci si trova di fronte a una realtà come quella della Filibusta e dei Caraibi del XVII secolo, è rendere una realtà storica di guerre e violenza, nel contesto di una trama che deve privilegiare una storia d'amore. La pecca che ho nella maggioranza dei casi riscontrato, è che, per rendere la storia più appetibile e romantica, la realtà viene romanzata e alleggerita al punto da risultare poco credibile per chi la storia la conosce.
Pirati e Corsari sono figure che stimolano la fantasia, virtualmente eroi che inseguono una causa generalmente giusta, sia essa di sostegno al governo che servono e che giustifichi gli atti di violenza, sia che riguardi una questione di onore o di vendetta personale.
Ma se gli eroi devono essere in linea di massima delle figure positive, che trasmettino una serie di valori, la realtà in cui si muovono era cosa ben diversa. Il brano sulla violenza lascia intravedere la punta di quello che era la Filibusta.
Dopo aver approfondito la ricerca storica, mi sono trovata di fronte a un dilemma non da poco, sapendo di voler scrivere una storia d'amore e d'avventura, senza rinunciare alla fondatezza storica, e alla credibilità dell'ambientazione. E' ovvio che un ambiente simile, non poteva non influire sui caratteri dei protagonisti, e questo spiega la scelta di attribuire loro alcuni atti di violenza, che di solito, nei romance classici non emergono.
Io credo sempre che non esista un personaggio "totalmente buono" e un personaggio "totalmente cattivo", ma infinite miscele che danno vita alle figure più intriganti, sia nel bene come nel male. E sono pure del parere, che un romanzo, pur trattandosi per definizione di un'opera di fantasia, sia molto più godibile se possiede un fondo di verità.

 
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lalletta75
view post Posted on 23/5/2007, 14:00




CITAZIONE
Quasi nessuno è a conoscenza del fatto che "Corinna", nella versione originale era quasi 800 pagine. Di fatto, chi si può permettere di pubblicare un libro di una lunghezza simile è Diana Gabaldon, e poche altre, negli States, in Italia figuriamoci, neanche a parlarne. Lo standard massimo è di 350 pagine (e non dimentichiamo che L'Irlandese ha sforato spudoratamente grazie alla comprensione dell'editor della Harlequin, che ha fatto di tutto per riuscire a non farmelo tagliare oltre - tipo carattere minuscolo, accorpazione dei capitoli ecc)
Ora, sfido chiunque, a prendere in mano un romanzo completo di 800 pagine, e tagliarne il 40%, senza rischiare la "fretta".
Dopo questa esperienza, che potrete capire, non è stata facile né materialmente né psicologicamente parlando, il mio incubo, è scrivere in "poco spazio", scrivendo comunque un romanzo pieno che risponda all'idea che di esso ho dentro la mia testa.

Allora la mia intuizione è stat giusta!!! ... Non sapevo che Corinna inzialmente fosse di 800 pagine. Io posso immaginare a comprendere cosa significhi materialmente e psicologicamente per una scrittrice dover tagliare il 40% di una propria opera.
Io posso parlare però della delusione di una lettrice :03:, che intuisce delle mancanze e che ne è dipiaciuta. Questo accade, come per me, quando un libro piace molto e "deve" accontentarsi di ciò che gli editori decidano per noi, che siamo le dirette interessate. :21:

CITAZIONE
Corinna, proprio perchè è Corinna, non poteva perdonare così, come niente.
In realtà questa è una critica che mi aspettavo da chi non aveva letto il suo libro, non da chi, come te, dice di averlo letto e apprezzato.

Su questo permettimi di non essere d'accordo :26: Solo chi ha letto Corinna potrebbe essere più partecipe di un chiarimento tra lei e Gavin. :05:

CITAZIONE
Certo, mi sarebbe molto piaciuto fermarmi su di lei, e su Gavin.
Mi sarebbe piaciuto soffermarmi anche su Alma e Walter... ma era impossibile, proprio per le ragioni sudette. (considera che nonostante questo, L'Irlandese è stato tagliato del 25% rispetto alla stesura originale).
Ho preferito quindi, sacrificare queste parti, a favore della storia principale di Alma e Gavin.

Qui Kate non posso che apprezzare la tua franchezza ... ed in qualche modo ritorni al mio discorso :02:
Vedi, la differenza tra me e te, è che tu la storia l'hai scritta, ce l'hai nella tua testa. Come scrittrice hai la capacità di creare situazioni, personaggi, affetti, vendette.
Io da lettrice, quando non ritrovo la completezza nella storia, rimango "orfana" di qualcosa ... spero di riuscire a spiegarmi :25:

CITAZIONE
personalmente parlando... una saga di 7/8 libri, dove le storie dei rispettivi personaggi si trascinano, non è nei miei gusti. Inoltre, quando un libro nasce come un'unica entità, cercare di dividerlo o di adattarlo a favore di maggior precisione (come la chiami tu) spesso può essere la sua morte.
Leggere qualcosa che mi dà subito tutte le risposte che cerco, mi toglie il piacere della scoperta, e di andare avanti con la lettura.
Queste ovviamente sono preferenze di lettrice, che immancabilmente si ripercuotono su di me come scrittrice.

Su questo permettimi di dissentire :01: Non discuto i tuoi gusti come lettrice, ma se dai una sbirciatina tra i vari forum di lettura troverai tantissme lettrici che adorano le saghe ... soprattutto quelle lunghe ... e che aspettano con trepidazione i seguiti :02:
Tra i più eclatanti, la Gabaldon. la Meyer, la Simmons, la Robb...
Non mi sembra che la lunghezza di una serie rappresenti la morte di un'opera ... purtroppo il ritardo delle pubblicazioni o addirittura la sospensione ... provoca una certa "frustrazione". Per chi ama leggere, e qui parlo per me, non c'è cosa migliore di avere libri e libri su cui sognare ed esulare dalla realtà.

CITAZIONE
Cercherò di fare meglio la prossima volta... a casa editrice piacendo.

Questo dipende da te :07: ... io ho apprezzato molto questi libri ... sennò non ci perderei tempo a parlarne :03:
***
Sottolineate in blu solo le domande per favore senno' facciamo confusione :03:
Mira

Edited by Miraphora - 23/5/2007, 15:03
 
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view post Posted on 23/5/2007, 14:19
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Faccio un piccolo commento sulla questione sollevata da Lalletta.
Io nn ho letto i primi due libri e quindi molte cose che non riuscivo a capire pienamente le ricollegavo per forza ai libri precedenti, ma anche con questa lacuna, man mano che andavo avanti con la lettura le cose le capivo lo stesso, certo, la parte che hai citato dove Corinna 'perdona' Gavin è veramente veloce, ma la storia non era su di loro, ma su Gavin e su Alma, non mi sarei aspettata un allungamento della storia per spiegare come Corinna sia arrivata a perdonarlo, perchè trovo che sia impossbile chiarire ogni aspetto di una storia così complessa.

A me questo libro è piaciuto molto perchè -ovviamente secondo me- si discosta un po' dal solito romanzo d'amore dove l'eroe e l'eroina si innamorano ma trovano l'imprevisto che pero' viene superato e vissero tutti felici e contenti. Non ci sono solo due o tre personaggi principali, qua è tutto collegato, sia la storia che le vite dei personaggi. Ed essendo così complessa la storia sarebbe diventata davvero lunga a spiegare ogni minimo aspetto, senza contare che secondo me si sarebbe allontanata da Gavin e Alma.

Il fatto poi che fosse pubblicato dalla Harlequin mi aveva già dato l'idea che ci fossero stati dei tagli (oltre a dei limiti di lunghezza). Non ho idea di come funzioni in Italia, ma sul sito della 'casa madre' ci sono i limiti che gli autori devono seguire.
Anche sentendo le altre lettrici, sono rimasta sorpresa dalla mole del libro. Quanti Harlequin si trovano da 400 e passa pagine? non molti credo. Quindi io direi che dobbiamo ritenerci fortunate che invece abbiano allentato i limiti.
Con questo voglio dire che era scontato secondo me che alcuni aspetti fossero 'trascurati' per forza di cose. Primi fra tutti tutte quelle parti che riguardano i personaggi 'minori'.
CITAZIONE
perchè non fare una saga, magari anche di 7/8 libri, dove il lettore possa perdersi in una altro mondo, dove possa trovare e godere "pienamente" delle risposte che cerca?

trovo davvero difficile che una casa editrice dia carta bianca in questo modo...almeno una casa editrice come la Harlequin, dove in genere -correggetemi se sbaglio- le storie si conlcudono nel giro di un volume, e dove le sage sono incentrate ogni volta su personaggi differenti. come Kate ha detto, una cosa del genere se lo possono permettere solo gli autori 'affermati' (passatemi il termine).

Ovviamente capisco che dal punto di vista nostro, del lettore, si vuole sempre sapere :12: quindi non ti biasimo per nulla eh, solo che secondo me bisogna tenere conto delle circostanze. :13:
Vabe' ora aspetto il turno delle mie domandine :04:
 
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54 replies since 21/5/2007, 08:17   1472 views
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