E' andata meglio del previsto
: come al solito, leggere senza pregiudizi ha dato i suoi frutti.
Piccola precisazione necessaria visto il tipo di relazione del libro: quando parlo di pregiudizi mi riferisco alla "paura" che il libro possa non piacermi per qualche motivo (autrice già sperimentata con poco successo, trama contraria ai miei gusti ecc...)
Il fatto che io non ami i romance con al centro storie d'amore omosessuali non fa di me un omofobo: possono testimoniarlo alcuni miei amici con orientamento sessuale omo, lesbo e bisex. Semplicemente non sono storie d'amore che mi appassionano, non mi prendono per niente. Non nascondo che c'è anche una componente di cui vado poco fiero: ma preferisco essere sincero.
Cmq ci torno su dopo.
Le mie perplessità su questo libro derivavano in parte dal tipo di relazione al centro di esso ma soprattutto dal fatto di essere ormai stanco di come la Ward avesse ormai protratto per troppo tempo le cose tra Blay e Qhuinn: capisco che i due, per motivi diversi, avessero tutte le ragioni per soffrire della loro situazione ma secondo me la Ward ha tirato troppo per le lunghe la cosa.
Giudizio che, guardacaso, non è cambiato leggendo il libro e ha anzi avuto le sue conferme: se la memoria non mi inganna, non avevo mai visto la Ward della Confraternita ricorrere allo schema romance molto classico dei fraintendimenti ed equivoci un pò fini a se stessi.
Mi verrebbe da dire che magari la Ward non è a suo agio nel raccontare una storia d'amore omosessuale, ma non sarebbe la verità: penso abbia dimostrato che l'amore è universale proprio grazie a questa storia di Blay e Qhuinn.
Quindi secondo me il motivo è un altro: ha tirato talmente per le lunghe la storia tra i due che non sapeva come portarla ad un coronamento se non ricorrendo ad uno schema molto classico di romance. Tutte le altre dinamiche "originali" son state usate nei libri precedenti sicchè non c'era altro modo se non questo per concludere la loro storia.
Non è un difetto: si tratta di gusti nel preferire questa o quella tipologia, queste o quelle dinamiche.
Solo che io molto spesso ho riscontrato delle incoerenze oggettive quando si ricorre a quello schema classico: questo libro ne è un esempio.
Se infatti è comprensibile l'equivoco dell'allontanamento di Qhuinn da Blay quando vengono sorpresi da Vishous (Blay pensa che Quinnn si vergogni della sua bisessualità, Qhuinn invece lo fa per non far passare Blay come un traditore convinto che stia ancora con Saxon), meno convicenti sono altre incomprensioni che caratterizzano la storia tra i due. L'assurdo è che avvengono praticamente all'inizio del libro.
Blay non sta più con Saxon ma non lo dice a Qhuinn convinto che lui voglia un futuro con Layla e il loro nascituro. Qhuinn si è reso conto di essere innamorato di Blay ma non glielo dice perchè è convinto di non meritarlo e che sia meglio per lui stare con Saxon. Ma quando gli confessa di non amare Layla e di aver fatto sesso con lei solo per il desiderio di entrambi di avere la famiglia che non hanno mai avuto, aggiungendo quanto conti Blay per lui, risulta del tutto incomprensibile che i due non capiscano reciprocamente che c'è qualcosa tra di loro. Continuano come se niente fosse, accontentandosi di come gli eventi li portino a fare sesso, senza chiarire in due parole i presunti ostacoli al loro amore. Che Qhuinn debba ancora prendere coscienza della sua bisessualità è una motivazione fiacca e inconsistente visto i numerosi rapporti avuti in passato e il suo desiderio più che chiaro per Blay.
La cosa di cui vado poco fiero ( a dirla tutta un pochino me ne vergogno anche...) è il fastidio che provo leggendo scene di sesso tra due uomini. Non mi fa particolare effetto il sesso omosessuale in generale: ma mentre quello tra due donne non mi esalta ma non mi provoca problemi, quello tra due uomini in pratica mi fa ribrezzo. Non so perchè ma è più forte di me...
Non ho saltato la lettura di quelle scene tra Blay e Qhuinn: saltare parti anche apparentemente prive di vero significato in un libro, mi dà sempre la sensazione di lasciare un qualcosa in sospeso, di non aver "letto" davvero il libro. Le ho lette velocemente, quello si,cercando di non figurarle nella mia mente, soffermandomi più sulla descrizione delle emozioni e pensieri reciproci che sulle "azioni fisiche".
Alla fine son contento della loro storia, di quel "e vissero per sempre felici e contenti": però ora basta.
So che li vedrò ancora spesso come personaggi della Serie soprattutto
per l'entrata di Qhuinn nella Confraternita
ma voglio che si godano la loro felicità.
Basta tormenti, dubbi, paranoie, i se e i ma: 'sti due hanno rotto le palle con la loro storia, basta.
Per fortuna mi è venuta incontro la coralità presente anche in questo libro. Continuo a gradire molto l'inversione di marcia della Ward nel delineare la minaccia ai fratelli.
La Banda dei bastardi, le macchinazioni politiche e non: danno una sorta di "contorno" più "complesso " e importante alla storia.
Le battaglie coi lesser, a parte la fase che ha visto protagonista Lash, erano troppo "semplici" per tessere una trama portante che fosse davvero interessante. Un cattivo come Xcor, con tutte le sue sfumature, il fatto di essere duro si ma anche convinto della sue ragioni, regalano il classico "cattivo non così cattivo", che dà molto più spessore a tutta la storia.
Continua a piacermi molto Layla: la parte migliore è stata, per me, nei libri precedenti.
Amo sempre la situazione di un personaggio che esce da una sorta di clausura o "mondo diverso" e prende coscienza del nostro mondo e dei suoi usi e costumi. Ovviamente questo era stato già fatto sicchè non poteva essere oggetto del libro in questione. Ma ho provato una forte empatia e simaptia con Layla nella prima parte del libro dove la sua storia trova ampio spazio. Avrei migliorato solo due cose:
1) Avrei approfondito le sfaccettature del suo carattere solo accennate: quel suo essere da un lato legata ancora alle abitudini e modo d'essere delle Elette e il carattere forte, capace di imporsi per le cose che contano davvero dall'altro;
2)...
nella seconda parte del libro resta relegata troppo sullo sfondo. Mi sarebbe piaciuto vedere il suo rapporto di amicizia con Qhuinn approfondito: ad esempio Layla che in qualche modo lo spinge tra le braccia di Blay.
La sottotrama riguardante Assail mi è piaciuta: ma forse più per "contrasto" con la storia d'amore principale che per altro.
Sottrarre spazio a quei due, insomma, è stato per me una cosa positiva di per sè. Fermo restando che la curiosità di vedere come procede quella vicenda c'è tutta.
Anche se la vera curiosità e puro desiderio sono quelli di vedere la storia d'amore che penso sarà al centro del prossimo libro...
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Mi piacciono le premesse, mi piacciono i due e penso che siano stati gettati i semi per una bella storia magari un pò alla "Giulietta e Romeo", ma non priva di originalità e intensità.